È opportuno investire, specie e soprattutto nei momenti di criticità derivanti da momenti di equilibrio consolidato che all’improvviso decade. Questo lo insegna in parte l’economia e in parte anche un approccio legato alla collettività all’interesse pubblico partendo dal presupposto che si possono assumere due atteggiamenti, quello di brevissimo periodo oppure quello di medio lungo che è esattamente quello che noi, come amministrazione, abbiamo adottato per quanto concerne la scuola Elementari di Turri. Non intervenire o intervenire parzialmente significherebbe creare un effetto desertificazione come quello che ha caratterizzato le scelte delle amministrazioni dal 2001 al 2015, appunto perché anteponevano una visione di breve termine a una visione di medio lungo termine. L’investimento nel costruire una nuova scuola performante è quanto di più opportuno possa essere fatto per non creare la desertificazione nel Borgo alto di Turri facendo morire tutto il percorso didattico che dal nido, passa alla materna per poi giungere alla scuola primaria. L’impronta che si è sempre data questa amministrazione non è di breve periodo, non è di parlare alla pancia delle persone, ben consapevoli dei disagi che realmente stanno vivendo alcune famiglie, si sono fatte valutazioni di medio lungo periodo nel fare e investimenti che siano propedeutici ad alimentare nuove forze, nuove economie, nuova linfa vitale del territorio. Siamo convinti che l’investimento a Turri sia un investimento utile, per per i bambini che frequenteranno quel presidio scolastico, per gli insegnanti e per tutto il sistema didattico che caratterizza anche la preziosa collaborazione che abbiamo con la parrocchia. C’è chi vuole il deserto e invece chi semina