20 Settembre 2024

Rassegna Montegrotto 20/10/23

La riflessione sui dati statistici solitamente va fatta con cognizione di causa tecnico turistica/statistica e non politica. Però rilevo che c’è sempre una tendenza a confrontare i dati di Abano con Montegrotto come se Montegrotto fosse un competitor di Abano. Trovo questa interpretazione totalmente sbagliata: in primo luogo perché i due prodotti termali sono quasi identici, se non complementari, nel senso che chi sceglie gli alberghi di Montegrotto Terme preferisce delle soluzioni più contatto con la natura in un contesto meno urbanizzato rispetto ad Abano. In secondo luogo, perché la vera concorrenza non è all’interno della destinazione turistica Terme Colli Euganei come qualcuno vuole far credere. La concorrenza va ricercata e va studiata all’esterno del nostro territorio, perché stiamo assistendo a dei flussi turistici che molto spesso premiano destinazioni alternative alla nostra. Questo è il vero problema.

I numeri di questi dati statistici non possono – come purtroppo è stato fatto varie volte dal sindaco di Abano – essere letti in chiave assoluta, slegati dai contesti.

Se vogliamo confrontare le presenze, si confronti allora l’indice di occupazione degli alberghi.

Che senso ha confrontare le presenze in senso assoluto, facendo riferimento al 2019,  quando a Montegrotto Terme con la pandemia ha perso diverse strutture che non hanno più riaperto e in particolare non ha in questo momento le importanti presenze del campeggio, che è stato acquistato ed è in fase di rigenerazione?

Il sindaco di Abano finge di non sapere che il dato assoluto non dice niente se non si riferisce a contesti uguali. Se si va a vedere l’indice di occupazione delle stanze scopriremo una cosa che alcuni investitori ci hanno già detto: che l’indice di occupazione di Montegrotto Terme, nonostante la crisi, è un indice di occupazione molto alto rispetto anche ad altri Comuni della destinazione turistica.

Ed è questo il motivo per cui gli investitori sono arrivati a Montegrotto per investire in hotel dismessi e nel campeggio. Posso citare l’Hotel Sollievo, posso citare l’acquisizione dell’Hotel Imperial, posso citare il fondo di investimento israeliano che ha preso l’hotel Commodore. Posso citare l’abbattimento dei tre alberghi da parte della famiglia Scappini e la presentazione della costruzione di un nuovo albergo ai confini con Abano. Posso citare l’abbattimento dell’hotel Bagno Romano per l’allargamento dell’Hotel Marco Polo. Cito delle interlocuzioni che si stanno avendo rispetto all’Hotel Montecarlo e all’Hotel Augustus e ci aggiungo anche l’abbattimento dell’ex Rio d’oro per fare la casa di riposo.

Quindi il grande tema è che non bisogna più ragionare in termini assoluti, bisogna evitare di fare speculazioni politiche da quattro soldi, ma bisogna essere capaci di leggere il senso dei numeri e delle statistiche. E noi possiamo dire che a Montegrotto c’è un indice di occupazione molto soddisfacente, che puntiamo ad aumentare vendendo non solo le camere dell’albergo, i servizi termali, i servizi sanitari, le spa, le piscine, ma anche un intero territorio. Perché la nuova forma di turismo, ciò che richiede il nuovo mercato, è tutto ciò che è legato all’esperienzialità, al territorio, alla natura, alle attività sportive, all’enogastronomia, ai percorsi culturali.

 

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