Nelle scorse settimane le minoranze di Montegrotto, capeggiate da 4 consiglieri comunali, hanno sparso in giro la voce che l’amministrazione di Montegrotto avrebbe sperperato centinaia di migliaia di euro dei cittadini. Atti di puro sciacallaggio politico, un atteggiamento vergognoso. Sapete come è andata a finire? Rispetto la causa Marco Polo il Tribunale ha accolto la richiesta del Comune di Montegrotto Terme.
Non dovremo pagare un milione di euro, ma circa 500 mila euro esattamente la metà. È questo quanto dovrà versare il Comune di Montegrotto Terme alla Marco Polo Spa per i servizi offerti nell’ambito di una appalto aggiudicato con una tangente e sul cui compenso è in corso da anni una querelle giudiziaria causata dal l’appalto scellerato fatto dal duo Bordin/Claudio padri politici di chi oggi dice sciocchezze denigratorie in giro per il paese.
La Corte d’Appello di Venezia ha ritenuto validi e fondati i motivi indicati dal Comune di Montegrotto Terme nella richiesta di sospensiva cautelare e ha censurato la sentenza di primo grado nella parte in cui non ha scorporato l’Iva (per 204 mila euro) e nella parte in cui ha applicato sul dovuto gli interessi di mora, molto onerosi.
Secondo quanto disposto dalla Corte d’appello il Comune dovrà pagare a Marco Polo ora 508 mila euro e non la cifra superiore a 900 mila euro che era prevista nella sentenza di primo grado.
Se fosse stato per le minoranze avremo dovuto pagare senza battere ciglio.
Invece pagheremo una cifra molto inferiore agli oltre 900 mila euro che ci erano stati richiesti e che secondo le opposizioni in Consiglio comunale avremmo dovuto pagare senza opporci.
La cifra in oggetto è in linea con quanto, dopo attente verifiche da parte degli uffici, avevamo offerto a Marco Polo come saldo del servizio fornito. Differentemente da Guerrato, Marco Polo non ha accettato la transazione e ha preferito andare in giudizio.
L’udienza nel merito verrà discussa il 18 luglio 2024 e in quella sede il Comune contesterà anche il fatto che Marco Polo ha richiesto il pagamento di fatture che hanno invece importi da verificare e anche peggio ha chiesto il pagamento di fatture, per circa 207 mila euro, che Marco Polo aveva già, con atto notarile, ceduto a Guerrato.
Abbiamo vinto su tutta la linea e chi affermava falsità è stato smentito dagli atti. Ora ci aspettiamo le scuse di chi ha mosso accuse infondate e valuteremo di tutelare la nostra onorabilita nelle sedi preposte rigettando ogni forma di sciacallaggio politico tipica dell’epoca buia in cui amministravano i sindaci condannati. Ma d’altra parte, da chi è stata consigliera con Bordin cosa ci si può aspettare? Nulla di buono.
Grazie invece della fiducia ai nostri cittadini perché noi tuteleremo in ogni sede gli interessi dei sampietrini. #AvantiMontegrotto