12 Febbraio 2025

Rassegna Montegrotto 30/4/23

Mortandello: nella vicenda Marco Polo-Guerrato facciamo gli interessi del Comune. Zaramella inventa senza controllare le date

«Ho sempre fatto e continuerò a fare gli interessi di Montegrotto Terme. I cittadini nel momento in cui mi hanno riconfermato con una così larga maggioranza lo hanno sicuramente capito e apprezzato. La vicenda Marco Polo-Guerrato non fa eccezione: non capisco perché con i soldi pubblici dobbiamo pagare il sovrapprezzo di servizi gravati dal peso della tangente di chi ha pagato per aggiudicarseli. Confido che nel proseguo della causa avremo ragione di questo anche in giudizio. Baldi, che è avvocato, dovrebbe leggersi bene le carte. Quanto a Zaramella – che ora dice di essersi dimesso per questa vicenda – dovrebbe forse controllare le date prima di inventare storie: i decreti ingiuntivi della Guerrato – Marco Polo sono arrivati un anno dopo le sue dimissioni e mai questa specifica vicenda è stata discussa tra noi». Dopo la bagarre in Consiglio Comunale il sindaco Riccardo Mortandello risponde punto su punto alle opposizioni rivendicando la scelta di non accollare al Comune le maggiori spese per servizi garantiti tramite appalti truccati.

«L’azione legale portata avanti in questi anni dal Comune – spiega Mortandello – ha già avuto, per quanto riguarda il troncone Guerrato, un effetto molto positivo per le casse pubbliche: grazie alle puntuali verifiche effettuate dagli uffici e dai legali dell’ente pubblico sulle cifre effettivamente dovute per la fornitura del servizio, si è arrivati a un accordo con la Guerrato con una sensibile diminuzione della cifra che era stata richiesta con il decreto ingiuntivo». «Lo stesso – prosegue il sindaco – abbiamo tentato  di fare con Il decreto ingiuntivo della Marco Polo,  purtroppo sorda ai tentativi di definizione bonaria, oggi ancor più ostacolati dalla sentenza del Tribunale di Padova che ha respinto l’opposizione del Comune, pur dichiarando nullo il noto  appalto di riqualificazione energetica e la transazione fatta dal Commissario Prefettizio. Attendiamo l’ udienza di sospensiva della sentenza fissata per il 12 maggio prossimo. Siamo fiduciosi che la Corte di Appello rileverà gli errori in cui è incappata la Giudice di primo grado. Confidiamo un già attento esame di quanto presentato dal Comune: ci è stato richiesto il pagamento di fatture che hanno invece importi da verificare e anche peggio ci  è stato richiesto il pagamento di fatture, per circa 207 mila euro, che Marco Polo aveva già, con atto notarile, ceduto a Guerrato. Il Comune è disponibile a pagare tutti i servizi di cui ha usufruito, ma non un euro in più. Sono soldi pubblici. E mi aspetto che anche Baldi, di mestiere avvocato, comprenda queste argomentazioni e non si adoperi per una speculazione politica ai danni dell’ente di cui è consigliera comunale»

Il sindaco ci tiene anche a smentire la ricostruzione dell’ex vicesindaco Massimiliano Zaramella  che a mezzo stampa ha spiegato – 6 anni dopo – che le sue dimissioni dell’ aprile 2017 erano dovute proprio a una divergenza di vedute con il sindaco sulla questione Marco Polo – Guerrato. «Prima di inventare questa storia – afferma Mortandello  – Zaramella avrebbe dovuto controllare le date. I decreti ingiuntivi sono stati emessi e notificati al comune mesi dopo le sue dimissioni: come avremmo fatto a discutere di una questione che neppure esisteva?»

Zaramella uscì infatti dalla maggioranza e si dimise da vicesindaco e da consigliere ad aprile 2017, il decreto ingiuntivo di Marco Polo e’ stato notificato al Comune ad inizio 2018. Neppure si e’ dimesso per l’ analoga vicenda con la Guerrato, visto che il decreto ingiuntivo della Guerrato al Comune che richiedeva il pagamento di fatture già richieste dalla Marco Polo nel precedente decreto è arrivato nell’autunno del 2018, un anno e mezzo dopo le sue dimissioni. «E l’opposizione a questo secondo decreto – spiega l’avvocato del Comune Massimiliano De Benetti – era semplicemente dovuta: ci stavano chiedendo di pagare due volte le stesse fatture!».

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