Sarà una scuola all’avanguardia, avrà al centro un’agorà e delle scale che diventeranno gradinate per assistere a quanto nell’agorà potrà avvenire, avrà classi con le pareti mobili per poter fare lavori di gruppo o corsi per la comunità, e avrà una continuità con il passato con la facciata che rimarrà uguale ma assieme sarà una scuola modernissima sempre baciata dalla luce con le enormi vetrate nella parte posteriore.
La giunta comunale di Montegrotto Terme ha approvato il progetto definitivo per la scuola primaria Don Milani di Turri, 3,5 milioni di euro per la ricostruzione e l’ampliamento che verranno in gran parte coperti da mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti. .
«Con la Don Milani – afferma il sindaco Riccardo Mortandello – facciamo un progetto di lungo periodo. Siamo partiti da una grave crisi, quando nel corso delle procedure di valutazione del rischio sismico di tutte le scuole del Comune abbiamo scoperto che la scuola presentava non sono un rischio sismico, ma a causa della scarsa resistenza delle malte della muratura, addirittura un rischio statico. Risolto il problema della collocazione dei bambini grazie a una convenzione con la parrocchia, abbiamo aperto una riflessione di ampio respiro che riguarda il modo di fare scuola e il futuro di una comunità. Il progetto che abbiamo approvato risponde a una visione politica di lungo termine ed è un esempio di come le difficoltà a volte possono diventare opportunità perché una scuola con un’architettura flessibile, che integra gli spazi esterni con quelli interni, sarà un punto nevralgico della comunità di Turri e un fattore di attrazione per bambini che da altri comuni sceglieranno questa scuola e potrà essere anche un motivo per le giovani coppie di scegliere Turri come luogo in cui vivere».
«Avevamo la necessità – spiega l’assessore alla Programmazione Urbanistica Luca Fanton – di rimettere in ordine la scuola non solo dal punto di vista statico. I costi necessari per una completa riqualificazione dell’edificio non solo in termini strutturali, ma anche di dotazione impiantistica (elettrica, idraulica, meccanica) oltre che di riqualificazione energetica (isolamenti, serramenti, caldaie, ecc… ) sarebbero stati di due milioni e mezzo di euro. Una cifra non giustificabile con le attuali tendenze della natalità. La scuola di un piccolo borgo può sopravvivere sul lungo periodo solo se risulta attrattiva e la presenza di una scuola è condizione necessaria per la sopravvivenza della vita del borgo. La motivazione forte della nostra scelta politica sta nel recuperare un luogo significativo dove la comunità di Turri si identifica. Chiesa, parrocchia, asilo e scuola non sono solo edifici con delle funzioni ma luoghi dove una comunità si riconosce perché ritrova le sue radici. Per questo motivo tutt’altro che banale è stato recuperato la parte di edificio storico. Per questo abbiamo incaricato l’architetto di fama internazionale Giuseppe Cappocchin di redarre un progetto di ristrutturazione, ampliamento e efficientemente energetico.».
Considerato il fatto che l’edificio ha un vincolo paesaggistico e in accordo con la Sopraintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio e con l’ente del Parco Colli, si è deciso di mantenere la facciata esistente su lato est, con opportune strutture di sostegno, e di demolire e ricostruire nello stesso posto e con medesime caratteristiche di sagoma e materiale le altre facciate. L’edificio viene però ampliato di due piani fuori terra a ovest, e la tematica dell’accessibilità viene risolta con l’inserimento di una rampa su lato nord che conduce al vano ascensore.
Lo spazio centrale della nuova scuola sarà l’Agorà aperta con ampie vetrate verso il giardino e verso il campo polivalente esterno. Un’ampia gradonata con funzione integrata di scala e di spazio didattico porterà o al piano primo o attraverso le aperture vetrate direttamente all’esterno. I due ampi locali presenti sempre al piano terra verranno adibiti ad attività non solo scolastiche. La palestrina da un lato e la sala polivalente dall’altro saranno disponibili per la cittadinanza, anche la sera e nel fine settimana.
Al primo ci saranno cinque aule didattiche e un ampio spazio per le attività. Le pareti divisorie delle aule a est sanno apribili fino a circa 150 m2 nella conformazione di massima apertura.
«Il passaggio successivo al progetto definitivo approvato dalla giunta – spiega il capo settore dell’ufficio tecnico Andrea Rinaldo – è l’approvazione del progetto esecutivo e la messa in appalto del cantiere dell’opera. Il progetto definitivo è una tappa molto importante perché è quella nella quale si acquisiscono i parere di tutti gli enti e gli organi competenti. Per redarre questo progetto, in un sito molto delicato, è stata necessaria l’elaborazione di più soluzioni progettuali prima di arrivare a quella definitiva approvata che è il risultato di una stretta e continuativa collaborazione tra amministrazione comunale, l’Ente Parco dei Colli Euganei, la Soprintendenza e la Direzione dell’Istituto Comprensivo».
Il progetto di riqualificazione e ampliamento della scuola Don Milani rientra all’interno di un progetto di riqualificazione più ampio che riguarda anche la scuola dell’infanzia e un ridisegno della viabilità, per una riqualificazione generale di Turri alta.